La nostra è una storia che abbraccia più generazioni.

Siamo nel lontano 1920 in Puglia. Antonio ha una piccola bottega dove costruisce attrezzature agricole e fa piccole lavorazioni da maniscalco. Com’è naturale per quei tempi Antonio spera che il figlio segua le orme del padre. L’ha chiamato Michelangelo, come buon auspicio e augurio per il futuro. Michelangelo prende in mano l’attività di famiglia, ma il piccolo paese è troppo piccolo per le sue ambizioni. Lui vuole imparare, sperimentare, incontrare il mondo. E così parte per l’Australia. Qui impara nuove tecniche presso una grande azienda; lavora duro anno dopo anno fino ad aprire una sua realtà. Poi il cambiamento. Nel boom economico degli anni ‘60 Michelangelo viene richiamato in patria. A Torino i suoi cugini hanno una azienda di lavorazioni meccaniche per conto della Fiat. C’è bisogno urgente di carpenteria e tanta voglia di riunire la famiglia. Nel 1970 Michelangelo inaugura la F.lli Canfora, insieme ai suoi due fratelli. L’azienda prospera ma, come spesso succede, le strade dei fratelli si dividono.

Rimane la Carpenteria Canfora di Michelangelo Canfora.

Michelangelo continua da solo, anzi non proprio da solo, perché coltiva il sogno che i figli Antonio – un omaggio al padre che fu il capostipite della ditta – e Matteo lo raggiungano presto. Nei primi anni ‘90 arrivano prima Antonio e poi Matteo. Nel 1995 la Carpenteria Canfora si sposta a Leinì per ingrandire la produzione a 600 mq. Dopo soli quattro anni i metri quadri diventano 1300. Antonio e Matteo vanno molto d’accordo e sotto la loro guida l’azienda spicca in breve tempo il volo.

Nel 2012 si spostano al Lombardone, attuale sede.
I metri quadri si alzano 4000 e nel 2015 diventano 5000 coperti e 6000 scoperti. Oggi l’azienda è in continua espansione.

Il suo segreto?

Un occhio puntato al passato, per non dimenticarsi la propria storia, le proprie radici e la propria esperienza, e uno puntato al futuro per offrire ai propri clienti le tecnologie più innovative.

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